C’è da dire che la scienza non può costringere gli uomini alla scelta di certi valori piuttosto che di altri. In ciò consiste l’ “avalutatività” del sapere scientifico e quindi anche delle scienze sociali, cioè il suo evitare di esprimersi con “giudizi di valore” ( giudizi cioè che affermano il valore di un tale contenuto ), limitandosi a indicare quali mezzi sono necessari per ottenere gli scopi che di volta in volta agli individui e gruppi sociali si prefigurano. In ciò consiste la validità oggettiva della scienza in quanto sapere empirico, e da ciò appare <la linea, spesso molto sottile, che separa scienza e fede>. A chi non ha fede nel valore della verità empirica della scienza giacchè tale fede non è qualcosa che ci sia data naturalmente, ma è il prodotto storico di una certa cultura e non di altre, la scienza non ha nulla da dire.
Filosofia Contemporanea | Lo storicismo
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