La guerra, scrive Franklin, riunisce le più grandi truffe nelle forniture, le gesta più triste dei briganti, col furto, collo stupro, colla devastazione e l’incendio. Nelle guerre tutte, principando da Troia, il furto è il grande scopo. Gli orrori più grandi vi si commettono senza rimorsi; niuno arrossisce di commettere i più comuni delitti: si gioca, infatti, a chi più brucia ed uccide.

Si indicavano come obiettivi primari il riordino dello Stato all’insegna dell’autoritarismo, accompagnato da un’impostazione selettiva e classista dei percorsi sociali. Tra i punti principali del piano vi era la semplificazione del panorama politico con la presenza di due grandi macropartiti, portare la magistratura italiana sotto il controllo del potere esecutivo, separare le carriere dei magistrati, superare il bicameralismo perfetto e ridurre numero dei parlamentari, abolire le province, rompere l’unità sindacale e riformare il mercato del lavoro, controllo sui mezzi di comunicazione di massa, trasformare le università in Italia in fondazioni di diritto privato, abolizione della validità legale dei titoli di studio e adozione di una politica repressiva contro la piccola delinquenza e avversari politici.

Primo ed ultimo testo “ufficiale” sulla dottrina dell’ Ordine dei Serpenti del Tunnel. Questo libro non avrebbe mai visto la luce senza il lavoro di Luigi Valzelli a cui lo stesso è dedicato. Grande uomo dimenticato ormai persino da wikipedia, a lui và il nostro ricordo e il nostro amore incondizionato.

Sembra dunque che l’ultima piramide da abbattere costruita dal serpente non sia altro che una sociocrazia marcia e dispotica basata sull’ assenso di masse addomesticate e svuotate dei principi fondamentali grazie ad una propaganda imperante, invadente e continua sotto la minaccia del bastone in ogni aspetto della nostra vita. Dunque che sia giunto il tempo di cui parlavano molti filosofi del primo novecento, sia esso il “tramonto dell’ occidente” di cui parlava Spenger, o la “gabbia di ferro” in cui inevitabilmente saremo chiusi secondo Weber?
Siamo giunti al temuto e sempre crescente processo di razionalizzazione e organizzazione tecnologico – burocratico della vita? E Voi cosa volete fare? Siete attori protagonisti o semplici spettatori?

– Noi, tale era il senso dei loro discorsi – vogliamo restituire il mondo all’ uomo, e l’uomo a se stesso. Egli acquisterà una nuova nobiltà.
Non intendiamo distruggere la sua mente per salvare la sua anima immortale: senza una vigorosa e libera mente creativa l’uomo è semplicemente un animale, destinato a morire come un bruto, privo d’ogni spiritualità. Noi vogliamo ridare all’uomo le arti, la letteratura, le scienze, la libertà individuale di pensiero e di sentimento, perchè non sia avvinto al dogma come uno schiavo e non abbia a marcire in catene.

C’è da dire che la scienza non può costringere gli uomini alla scelta di certi valori piuttosto che di altri. In ciò consiste l’ “avalutatività” del sapere scientifico e quindi anche delle scienze sociali, cioè il suo evitare di esprimersi con “giudizi di valore” ( giudizi cioè che affermano il valore di un tale contenuto ), limitandosi a indicare quali mezzi sono necessari per ottenere gli scopi che di volta in volta agli individui e gruppi sociali si prefigurano. In ciò consiste la validità oggettiva della scienza in quanto sapere empirico, e da ciò appare <la linea, spesso molto sottile, che separa scienza e fede>. A chi non ha fede nel valore della verità empirica della scienza giacchè tale fede non è qualcosa che ci sia data naturalmente, ma è il prodotto storico di una certa cultura e non di altre, la scienza non ha nulla da dire.

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