“Il principio dell’elezione popolare è una disastrosa follia; i suoi risultati sono visibili in ogni cosiddetta democrazia. Chi viene eletto è sempre un mediocre; è l’uomo sicuro, l’uomo sano, l’uomo che, rispetto a tutti gli altri, disgusta meno la maggioranza; e perciò non è mai un genio, un uomo di progresso e di illuminazione”.
(Aleister Crowley, Liber CXCIV)
Sono passati cinque mesi incui ho bloccato tutti i progetti editoriali compresi quelli già ben avviati, ho trascurato persino i lavoretti che generalmente faccio per garantirmi una minima sopravvivenza autonoma.
Non sono mai andato a votare in vita mia fino a due giorni fa incui ho votato per me, daltronde credo fermamente che l’unico voto utile sia quello a se stessi, o almeno lo credevo, ormai metto in dubbio anche questa mia antica teoria. Ultimamente mi sono dedicato al ciclo dei rifiuti, alla follia di bruciarli e sotterrarli, alle valide alternative all’ incenerimento e alla cultura del rifiuto zero.
Con passione che non credevo di avere ho affrontato nella mia comunità il tema del sottosviluppo, dell’ impoverimento dei centri urbani e della spietata concorrenza delle multinazionali che si concentrano nella periferia su strade di grande afflusso e sempre con l’amministrazione locale pronta a firmare qualsivoglia permesso nei loro confronti. Ho provato a sensibilizzare e a spingere verso l’industria della canapa, la madre di tutte le piante ancora oggi vergognosamente ignorata, insomma mi sono dato da fare e ho approfondito svariati temi per tentare di migliorare la piccola realtà incui vivo.
In questo breve periodo ho conosciuto un sacco di ottime persone che nonostante tutto mi fanno ben sperare per il futuro, anche se devo ammettere che la politica dei giorni nostri mi infastidisce, e non poco, credo che comunque continuerò a dare il mio apporto non a simboli, bensì a persone che mettendoci la faccia provano davvero e genuinamente a cambiare il prassico sistema, stantio e maleodorante che ancora persiste e domina la mente di gran parte della popolazione.
Detto questo, visto che oggi è il primo Maggio, di solito accostato ad una festa inutile come quella del diritto al lavoro che ci hanno tolto, colgo l’occasione invece per ricordare il grande Ayrton Senna, ero un ragazzino ed era il primo Maggio quando è venuto a mancare e mi ricordo che piansi molto, e pur non essendo un fan della formula 1 ancora adesso quando penso a lui lo ricordo con un magico senso di totale rispetto.
Spero di riuscire a far uscire i due libri che attualmente giaciono incompiuti in cantiere anche perchè dopo una lunga pausa ho davvero tanta voglia di scrivere e di godermi la stagione estiva, a presto !!!
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